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Sindona e Calvi si piacquero subito casamaini.altervista.org/sindo
Grazie proprio ai capitali della Paribas, nel 1968 Sindona riuscì nell’impresa di acquisire la maggioranza di uno dei santuari della finanza italiana, la Sviluppo del gruppo Cini-Gaggia-Volpi, tre uomini di punta della finanza e dell’industria veneziana ingrossatasi all’ombra del regime fascista e oramai giunti al tramonto della loro avventura imprenditoriale.Vittorio Cini, considerato

Michele Sindona e Licio Gelli si conobbero all’inizio del 1974 collasgarba2.altervista.org/mi
Michele Sindona e Licio Gelli si conobbero all’inizio del 1974, grazie a Vito Miceli, il generale dell’esercito a capo del Sid (Servizio Informazioni Difesa) affiliato alla P2. Come con Calvi, tra i due si sviluppò subito un’affinità elettiva molto forte, con il Venerabile Gran Maestro che si diede subito da fare per aiutare il

Le streghe che non siete riusciti a bruciare collasgarba2.altervista.org/le
“Siamo le streghe che non siete riusciti a bruciare” gridano nel 2013 le donne nelle piazze spagnole durante le proteste contro la legge che pone dei forti limiti rispetto al diritto all’aborto, mettendo in evidenza come persino ciò che viene bruciato o eliminato con estrema violenza sembra in qualche modo lasciare una traccia. La possibilità […]
L'articolo Le streghe

Lo sfruttamento delle risorse italiane era l’obiettivo dichiarato di tutte le istituzioni nazionalsocialiste casamaini.altervista.org/lo-sf
Per gli italiani, la collaborazione con il “nemico invasore” divenne una possibilità reale a partire dall’8 settembre ’43, quando, dopo l’annuncio dell’armistizio, le truppe tedesche si riversarono sulla penisola e occuparono il territorio non

L’attività di repressione del Regio Esercito nel Peloponneso collasgarba2.altervista.org/la
Come sappiamo quello esercitato in Grecia è un controllo diretto sul territorio solo parziale, mentre nelle zone in cui non risiedono forti nuclei di soldati si procede ad un controllo saltuario basato principalmente su un costante lavoro informatico condotto dai CC.RR. e dal nucleo “I” dei vari reparti maggiori, per procedere poi a

Il 24 marzo 1943 si mette in moto la macchina dello sciopero che coinvolge tutto il comparto industriale milanese collasgarba2.altervista.org/il
Dal contesto storico-politico degli anni ’40, si giunge alle iniziali agitazioni operaie nel marzo del 1943. A ciò contribuiscono una serie di variabili, alcune di esse comuni agli anni precedenti che tenderanno ad inasprire

Ad un pensiero intellettuale andò affiancandosi la raffinatezza concettuale dell’intelligence statunitense casamaini.altervista.org/ad-un
Alla luce di quanto avanzato fino ad ora, e dei presupposti storici su cui si sarebbe potuta basare un’interazione mafia-terrorismo, si è concordi nel ritenere difficilmente ipotizzabile l’inizio del periodo stragista in questa data (Tranfaglia <183),

Il Sifar era la risposta alla preoccupazione americana per la forte presenza del Pci collasgarba2.altervista.org/il
Il clima della Guerra Fredda aveva cominciato a condizionare profondamente la vita delle persone comuni, soprattutto negli Stati Uniti. Già nel 1947, il Presidente Truman aveva ordinato che 3 milioni di dipendenti federali fossero controllati per accertarne la fedeltà alla nazione <1.

Nella serata vennero prelevati e portati alla Spezia nove uomini adulti casamaini.altervista.org/nella
Giovanni Rinaldi, nato a Reggiolo l’8 novembre 1911, squadrista della Brigata Nera “Bertoni”Interrogatorio del 25.10.1945: Mi sono iscritto al PFR il 28 ottobre 1943 quando lavoravo all’Arsenale alle officine Mas. Fui chiamato a far parte della brigata nera il 19 agosto 1944 e destinato alla caserma di via XX Settembre

Non ci vorrebbe poi tanto a riversare in digitale il filmino di quella giornata di fine giugno 1965 passata da quasi un'intera classe del Ginnasio di Ventimiglia in riva al mare alla Pineta - oggi recintata - di Capo Mortola, ma chi quel dì aveva in testa solo di andare al concerto dei Beatles a Genova non lo fa ancora...
Non male essere invitati a prendere un caffé (del resto cortesemente rifiutato in cambio di un'amabile conversazione) anziché essere come minimo rimbrottato per essere entrato in uno spazio privato ai fini di compiere manovra con l'auto in cima a ripida e stretta stradina in collina a San Biagio della Cima (IM), no? E tutto questo per riuscire a fotografare - da lontano - la Cappella della Madonna della Neve, rigorosamente privata...
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